Le imprese florovivaistiche di Taviano e Leverano, messe a dura prova dal batterio Xylella fastidiosa, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Coldiretti Puglia annuncia che l’Osservatorio Fitosanitario regionale ha dato il via libera all’impianto di specie vegetali meno sensibili all’infezione, tra cui mirto, lauro, ramno, rosmarino, cisto, fillirea, amaranto e pelargonio. Questa decisione rappresenta un’importante risposta alle difficoltà causate dal batterio negli ultimi dieci anni, offrendo una nuova opportunità per la produzione e la commercializzazione.
Il Danno dell’Xylella e le Ripercussioni sull’Export
La Xylella fastidiosa ha causato non solo danni diretti al settore agricolo ma anche significative perdite d’immagine e ostacoli all’export di fiori e piante “Made in Italy”. L’Europa, in particolare, ha inasprito i requisiti per l’importazione da paesi colpiti dalla malattia, con il governo britannico che impone misure ancora più severe. Questo scenario ha generato una critica verso le politiche europee, considerate troppo permissive nell’importazione di materiali vegetali e potenzialmente dannose per i prodotti nazionali.
La Risposta della Comunità e le Strategie di Sorveglianza
La comunità scientifica e le associazioni agricole, tra cui Coldiretti e Unaprol, stanno promuovendo nuovi metodi di sorveglianza per contrastare la diffusione del batterio. Tra queste iniziative spicca la task force cinofila, supportata dalla ricerca dell’IPSP del CNR e dalla collaborazione dell’ENCI per l’addestramento dei cani. Questi animali addestrati rappresentano una speranza concreta per il monitoraggio e la prevenzione della malattia, con previsti 15 controlli annui suddivisi tra diverse tipologie di vivai e lotti di piante importate.