Un anno e otto mesi di reclusione: questa la decisione della Corte d’Appello di Lecce, che ha confermato la condanna iniziale per C.G., il testimone di nozze di 29 anni di Corigliano d’Otranto, accusato di aver molestato la sposa durante un ricevimento nuziale. La sentenza include anche l’interdizione perpetua da incarichi in ambiti sensibili come la tutela, la curatela e l’ambito scolastico.
Il caso ha preso una svolta drammatica il 29 maggio 2021, quando, in un locale a Specchia, nel cuore del Salento, dopo le nozze, il testimone avrebbe molestato la sposa approfittando della confusione generale. La reazione dello sposo non si è fatta attendere, scatenando una violenta lite che ha coinvolto anche altri ospiti e che è stata ripresa e diffusa sui social media.
Nonostante la difesa abbia chiesto attenuanti generiche e la sospensione della pena, la Corte ha rigettato queste richieste, confermando la sentenza di primo grado data dal giudice Michele Toriello nel dicembre del 2021. Inoltre, è stato confermato anche il risarcimento alla sposa, che si era costituita parte civile tramite l’avvocato Marco Ruta.
La lite non ha avuto conseguenze legali per gli altri coinvolti, nonostante le gravi ferite riportate dal testimone, che ha presentato denuncia contro lo sposo e altri familiari per lesioni.