In una sentenza che ha segnato l’ultima svolta di una lunga vicenda giudiziaria, Giuseppe Caracciolo, ex magistrato cassazionista di 63 anni, e Pasqua Biondi, ex poliziotta di 56 anni, sono stati condannati a due anni di reclusione, con pena sospesa, per favoreggiamento della prostituzione. I fatti risalgono al 2016, quando l’ex coppia è stata accusata di aver affittato un appartamento nel centro di Lecce a giovani donne straniere, utilizzato poi per incontri a pagamento.

Il processo, presieduto dal giudice Fabrizio Malagnino, ha visto una richiesta iniziale di quattro anni di reclusione dalla sostituta procuratrice Maria Vallefuoco, ma il collegio ha deciso per una condanna più lieve, includendo anche il pagamento di una multa di duemila euro.

La controversia era emersa dopo segnalazioni da parte dei residenti locali, che avevano notato un insolito via vai di uomini dall’abitazione di Caracciolo. Ulteriori indagini da parte della squadra mobile avevano rivelato la pubblicizzazione delle “prestazioni” offerte tramite siti web specializzati.

Nonostante una condanna in primo grado e una successiva annullazione da parte della Corte d’appello, la riapertura del caso ha portato a un nuovo giudizio. Caracciolo e Biondi hanno sempre negato le accuse, sostenendo di essere stati coinvolti in un malinteso. L’ex magistrato, in particolare, ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in appello, continuando a proclamare la propria innocenza.