Ieri, mattina a Lecce c’è stata preoccupazione per le sorti di un anziano residente da solo nella periferia del capoluogo salentino. L’uomo, manifestando segni di squilibrio e propositi di suicidio, ha suscitato grande allarme tra i suoi familiari, che risiedono lontani da lui. Dopo che l’anziano ha smesso di rispondere al telefono, i parenti, in preda al panico, hanno contattato la polizia per verificare che stesse bene.
La nuora dell’uomo, che vive a Bassano del Grappa, ha immediatamente chiamato il 113, spingendo gli agenti della polizia di Lecce ad intervenire con urgenza. Arrivati sul posto, gli agenti hanno tentato in tutti i modi di contattare l’uomo: hanno suonato il citofono e bussato insistentemente alla porta senza ricevere risposta. Da dentro l’appartamento si udiva il cellulare dell’anziano suonare incessantemente, suggerendo che fosse presente ma incapace di rispondere.
Preoccupati per la situazione, gli agenti hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario del 118, temendo che l’uomo potesse trovarsi in serio pericolo. Con l’arrivo dei soccorsi, l’anziano è riuscito a faticosamente aprire la porta, mostrando evidenti segni di debilitazione causata da un malore improvviso.
Grazie alla rapida e coordinata azione di polizia e sanitari, l’uomo è stato prontamente assistito e stabilizzato. L’intervento tempestivo ha non solo salvato la sua vita ma ha anche portato sollievo e tranquillità ai suoi familiari a distanza, riconfermando l’importanza dell’attenzione e della vigilanza nei confronti degli anziani soli.