Condannato per violenza domestica

Sei mesi di reclusione per un patrigno che ha colpito la figliastra: il giudice si discosta dalla richiesta di assoluzione del pm

A Taviano, un uomo di 32 anni è stato condannato a sei mesi di reclusione dopo aver colpito con un pugno la figliastra di otto anni durante la cena del 2 ottobre 2022. La violenza, scaturita dal rumore eccessivo fatto dalla bambina mentre mangiava, ha causato alla minore un ematoma orbitale con una prognosi di dieci giorni. Il giorno dopo l’accaduto, la bambina ha rivelato al padre naturale le circostanze del suo infortunio, spingendolo a denunciare l’accaduto ai carabinieri locali.

Il processo ha visto la madre della bambina e il pm Luigi Mastroniani minimizzare l’evento, descrivendolo come un metodo educativo. Tuttavia, il giudice Maddalena Torelli ha respinto tale interpretazione, sottolineando, che “la violenza non ha nulla a che vedere con l’educazione”. La sentenza ha previsto la possibilità di una pena sospesa, condizionata al risarcimento del padre naturale entro 60 giorni dalla sentenza definitiva, mentre gli ulteriori danni saranno valutati separatamente.

 

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