Il titolare di una ditta edile a Ugento è stato condannato a un anno di reclusione e 300 euro di multa per truffa, per una vicenda legata alla ristrutturazione di un immobile. La decisione è giunta dopo un’indagine condotta dai carabinieri, basata su un contratto di appalto firmato il 5 settembre 2017, che prevedeva la completa ristrutturazione di una proprietà di una signora del posto.
Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe ingannato la cliente, sfruttando le sue limitate conoscenze in materia edile e burocratica, persuadendola della necessità di ulteriori spese per accelerare i lavori e gestire le pratiche amministrative. La cliente, convinta dalla serietà professionale di C.L., ha effettuato versamenti progressivi per un totale di 47.265 euro.
Tuttavia, l’imprenditore ha intascato i soldi senza completare alcuna delle opere promesse e lasciando il cantiere in uno stato iniziale.
La decisione del giudice Guarini solleva questioni significative riguardo la fiducia nei professionisti del settore edile e l’importanza di una rigorosa verifica delle credenziali e del progresso dei lavori in corso.