Nasce il polo antixylella per la rinascita dell’olivicoltura in Puglia

Coldiretti Puglia, UNAPROL e CAI lanciano un polo specialistico per la ricostruzione degli uliveti colpiti dalla Xylella

Un nuovo polo antixylella, nato dalla collaborazione tra Coldiretti Puglia, UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano e CAI Consorzi Agrari d’Italia, è stato presentato a Squinzano, in provincia di Lecce. L’obiettivo è supportare le aziende olivicole nella realizzazione di nuovi impianti utilizzando varietà resistenti come Lecciana, Leccio del Corno, Leccino e FS17. Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia, dopo la devastante epidemia di Xylella che ha colpito la Puglia.

Il progetto mira a fornire piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, oltre a mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti. Saranno disponibili servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, insieme a consulenze agronomiche e fitopatologiche. Inoltre, il polo offrirà supporto per l’accesso a finanziamenti pubblici e privati.

La Xylella ha causato la perdita di circa 21 milioni di ulivi in Puglia, un disastro agricolo senza precedenti. Per contrastare questo fenomeno, il polo specialistico prevede il reimpianto di circa 3 milioni di nuovi ulivi. Questo processo sarà sostenuto da mezzi e conoscenze avanzate per agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.

Nonostante il grande impegno, il percorso di ricostruzione non è privo di difficoltà. Per la misura di ricostruzione del Piano Nazionale di Rigenerazione, sono state presentate 8.133 domande singole e 26 domande collettive, per un totale di oltre 222 milioni di euro richiesti. Tuttavia, la dotazione finanziaria attualmente disponibile è di soli 80 milioni di euro. Ad oggi, sono stati erogati quasi 9 milioni di euro a circa 300 imprese, una cifra che risulta insufficiente rispetto alle necessità.

Coldiretti Puglia ha sottolineato l’importanza di accelerare il processo di ricostruzione per rispondere alle urgenze del territorio. La lentezza nella distribuzione dei fondi è incompatibile con le esigenze immediate degli agricoltori e delle comunità locali. Un rapido intervento è essenziale non solo per la ripresa produttiva, ma anche per la salvaguardia del paesaggio e dell’economia locale.

Il nuovo polo antixylella rappresenta una speranza concreta per il futuro dell’olivicoltura pugliese. Attraverso la collaborazione tra istituzioni, agricoltori e tecnici specializzati, si punta a creare un modello di gestione olivicola all’avanguardia, capace di resistere alle sfide climatiche e fitosanitarie del futuro.

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