La notte di domenica 20 maggio, un infermiere 41enne dell’ospedale di Gallipoli, è stato arrestato dopo un breve ma intenso inseguimento con i carabinieri. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha cercato di eludere un controllo, finendo per abbattere un palo dell’illuminazione pubblica.
Tutto è iniziato all’uscita di una kebabberia nel centro storico di Nardò. Alla vista dei carabinieri, l’infermiere ha tentato di seminare i militari, accelerando e imboccando viale Grassi contromano. I carabinieri hanno subito azionato le sirene, ma l’uomo ha continuato una folle corsa per le vie della città, mettendo a rischio le altre persone.
I carabinieri, intuendo la pericolosità della situazione, hanno rallentato e seguito vie parallele per dare l’impressione di aver desistito. In via XX Settembre, l’auto è uscita fuori strada, collidendo contro il bordo del marciapiede e terminando la sua corsa contro un lampione, che è stato danneggiato.
Una volta fermato, l’uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Portato in caserma, ha continuato a tergiversare fino a notte fonda. Sottoposto al test dell’etilometro, il suo tasso alcolemico è risultato ben oltre il limite consentito: 2,14 g/l nella prima verifica e 2,32 g/l nella seconda. Per questo motivo, è stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulle proprie generalità e guida in stato di ebbrezza alcolica.
Il processo per direttissima si è svolto rapidamente. L’infermiere, assistito dall’avvocato Andrea Bianco, ha ammesso le sue colpe, riferendo di aver compiuto una bravata e di essersi spaventato alla vista dei carabinieri. Il giudice monocratico ha deciso per la scarcerazione dopo l’udienza, ma la sua auto è stata sequestrata per confisca.