La vicenda di una ragazza di 11 anni vittima di bullismo, è al centro di un’inchiesta che ha coinvolto sei insegnanti di una scuola primaria salentina. Durante l’anno scolastico 2022-2023, avrebbe subito numerosi episodi di bullismo, portando all’apertura di un fascicolo da parte della procura per i minori e all’avvio di accertamenti sul corpo docente per presunta omessa denuncia all’autorità giudiziaria.
Gli insegnanti sotto inchiesta hanno negato qualsiasi coinvolgimento o conoscenza di tali atti, dichiarando di non aver mai assistito a maltrattamenti specifici. Gli indagati, sostengono che quanto osservato in classe erano semplici bisticci tra bambini, senza caratteri di prevaricazione. In alcune occasioni, secondo una relazione di una docente, sarebbe stata la ragazza a provocare le liti con ingiurie e minacce.
La PM ha quindi richiesto l’archiviazione del caso, sostenendo che non esistono ragionevoli probabilità di condanna per i docenti indagati. Tuttavia, i genitori della presunta ragazza bullizzata, si sono opposti fermamente a questa decisione. Durante l’udienza, hanno richiesto la prosecuzione delle indagini, proponendo l’ascolto della figlia in condizioni di “particolare vulnerabilità” e di due psichiatri che possano riferire sulle condizioni psicologiche e sui traumi subiti. Inoltre, hanno chiesto di acquisire le dichiarazioni di un genitore di un compagno di classe.
Ora la decisione del GIP sarà cruciale per determinare se ci saranno ulteriori sviluppi nel caso e quali saranno le implicazioni per i docenti coinvolti e per l’intera comunità scolastica.
La decisione del GIP sarà fondamentale non solo per la giustizia, ma anche come segnale per altre scuole e docenti sulla serietà con cui devono affrontare i casi di bullismo. Qualunque sia l’esito, è evidente che la prevenzione e la gestione del bullismo richiedono attenzione, formazione e impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’educazione dei giovani.