“Aiutatemi, sto morendo”: L’appello disperato di un ergastolano

Angelo Vacca, detenuto terminale con un tumore ai polmoni e metastasi al cervello, chiede il diritto a morire dignitosamente

Angelo Vacca, un ergastolano salentino, si trova in una situazione disperata. Colpito da un tumore ai polmoni con metastasi al cervello, non può ancora sottoporsi a visite specialistiche o tornare dai suoi familiari.

In un video registrato, Vacca ha espresso la sua disperazione, dichiarandosi pronto a rinunciare alle terapie antidolorifiche e al vitto giornaliero se non gli sarà consentito di sottoporsi alla chemioterapia. I problemi di salute di Vacca sono iniziati a febbraio con forti dolori allo stomaco, ma solo il 21 maggio scorso, ha ricevuto la diagnosi: tumore ai polmoni con metastasi.

Il suo avvocato ha sottolineato che le condizioni di Vacca sono incompatibili con il regime carcerario e ha richiesto il suo trasferimento in un centro specializzato o il rientro in famiglia. Tuttavia, il Tribunale di Sorveglianza non ha ancora preso una decisione, nonostante la documentazione completa fornita dal legale.

Vacca è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Luciano Stefanelli, boss della Sacra Corona Unita, avvenuto nel 1995. Recentemente, è stato condannato a ulteriori 16 anni di reclusione per un altro omicidio risalente a 25 anni fa. Il suo avvocato insiste che l’espiazione della pena appare contraria al senso di umanità, vista la gravità delle sue condizioni di salute.

La situazione di Vacca evidenzia una questione di diritti umani e dignità per i detenuti malati terminali.

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