La Guardia di Finanza della Sezione operativa navale di Gallipoli ha segnalato alla Procura di Lecce sei persone coinvolte in un’indagine sulle imbarcazioni confiscate e assegnate a enti e associazioni non profit. Le imbarcazioni, destinate a scopi sociali, sono state utilizzate impropriamente per fini personali.
Il Fenomeno delle Imbarcazioni Confiscate
Le barche in questione facevano parte di un vasto numero di motovelieri e yacht confiscati dalle autorità italiane alle organizzazioni criminali straniere. Queste imbarcazioni erano utilizzate per il traffico di migranti verso le coste salentine. Negli ultimi anni, grazie a mirate operazioni di polizia, il fenomeno si è ridotto notevolmente, consentendo allo Stato di incamerare queste barche e di affidarle a enti per scopi educativi e di sorveglianza.
Scopi Traditi: La Vendita delle Imbarcazioni
Tuttavia, i controlli effettuati dalla Guardia di Finanza hanno rivelato casi di utilizzo improprio. In un esempio eclatante, un’associazione avrebbe venduto un’imbarcazione affidatale in custodia giudiziale a una società di ormeggio per ripianare un debito. Questo tipo di utilizzo contravviene chiaramente agli scopi sociali previsti per tali affidamenti.
Scomparsa e Abbandono di Barche
Un altro caso ha coinvolto un ente di diritto pubblico a cui erano stati affidati due natanti per la sorveglianza di un parco naturale marino regionale. Durante i controlli, l’ente non è stato in grado di giustificare la scomparsa completa di uno dei natanti e l’abbandono del secondo presso un cantiere navale, con la sparizione dei tre motori entrobordo originari.
Conseguenze Legali e Sequestri
Le verifiche hanno portato alla segnalazione di sei persone alla Procura di Lecce, con la loro posizione ora al vaglio delle autorità giudiziarie. In un caso specifico, è scattato anche il sequestro di un’imbarcazione, evidenziando la gravità delle violazioni riscontrate.
Implicazioni per le Politiche di Affidamento
Questo scandalo solleva interrogativi sulle politiche di affidamento delle imbarcazioni confiscate. Le barche destinate a scopi sociali spesso finiscono per essere usate impropriamente, contravvenendo agli obiettivi previsti dalle autorità. È evidente la necessità di una supervisione più rigorosa e di controlli più frequenti per garantire che i beni confiscati vengano utilizzati correttamente.