Sulla bancarella del mercato pezzi cinesi “griffati”, nei guai commerciante di Gallipoli

Secondo le fiamme gialle borse, cinture e portafogli erano importati dalla Cina in Italia, dove venivano posti i finti marchi di note case di moda

capi griffati

Borse, portafogli, cinture. Tutti griffati con noti marchi come Prada, Louis Vuitton, Gucci e Chanel. Solo che gli accessori erano in realtà dei falsi, prodotti in Cina. Eppure erano su una delle bancarelle del mercato settimanale di Gallipoli.

I militari della guardia di finanza della compagnia di Gallipoli hanno sequestrato tutti i pezzi falsi, circa un migliaio, nel corso di alcuni controlli, effettuati al termine di una mirata attività di indagine.

Prodotti contraffatti che oltretutto, per i materiali utilizzati, possono rappresentare anche un rischio per chi li indossa o utilizza.

Secondo gli inquirenti la merce sarebbe stata prodotta in Cina e importata in Italia, dove è avvenuta l’ultima fase della lavorazione: apporre i marchi contraffatti.

Il commerciante è stato denunciato alla Procura di Lecce per l’ipotesi di reato di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Le indagini proseguono per individuare la catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera che porta a vendere prodotti contraffatti realizzati in Cina e spacciati appunto per pezzi griffati. Al vaglio delle fiamme gialle anche eventuali violazioni di natura doganale e tributaria.

(foto guardia di finanza)

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