Hanno tempo fino alle 13 di domenica 16 giugno i candidati per la carica di sindaco andati al ballottaggio per scegliere eventuali apparentamenti con le coalizioni escluse dopo il primo turno.
A poche ore dal giudizio finale con cui è stato decretato lo spareggio tra la candidata del centrodestra Adriana Poli Bortone e il sindaco uscente dell’amministrazione di centrosinistra Carlo Maria Salvemini. Il riconteggio delle quattro sezioni non ha portato l’esponente del centrodestra a superare la soglia del 50% più uno dei votanti, che avrebbe consegnato la fascia di sindaco al primo turno. Poli Bortone si ferma quindi al 49,9%, a una manciata di voti (circa 650) da quota 26.702 che avrebbe assicurato il successo.
Carlo Maria Salvemini ha raccolto circa il 47%. Ma alla fine ha dovuto brindare allo scampato pericolo e a un risultato che gli consente di provare la riconferma nelle due giornate di ballottaggio, domenica 23 giugno dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 24 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
Caccia ai voti dei due candidati sindaco sconfitti, entrambi sotto le 900 preferenze. Ma soprattutto ai voti di quei 24.636 leccesi che al primo turno non si sono recati alle urne. E a quei 1200 circa che sono andati persi tra schede bianche e nulle. In ballo ci sono quasi 26mila preferenze.
Salvemini e Poli Bortone, poi, dovranno convincere i sostenitori delle proprie liste a continuare a mobilitare gli elettori del primo turno, anche quelli che, indipendentemente dal risultato del ballottaggio, saranno fuori dal Consiglio comunale di Lecce.