La Corte d’Appello di Lecce ha deciso di confermare le quattro condanne nei confronti degli imputati coinvolti nel sequestro di una ragazza di Lecce. La giovane, , affetta da problemi psicologici, è stata sottratta dall’ospedale e segregata per costringerla a revocare l’amministratore di sostegno e assegnare l’incarico all’avvocatessa Gabriella Cassano.
Gli imputati Cassano, Degli Angeli e Visconti sono stati accusati di sottrazione e abbandono di persone incapace. Le indagini della Squadra mobile hanno rivelato che il 14 gennaio 2018, la ragazza è stata prelevata dal reparto di Psichiatria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e condotta in un’abitazione a Marittima di Diso. Lì è stata lasciata per due giorni al freddo, senza cure farmacologiche, provocandole febbre e malessere.
Dal 16 al 25 gennaio 2019, la ragazza è stata segregata nell’abitazione di Filieri a Veglie, in condizioni igieniche precarie, con le porte chiuse a chiave e le persiane abbassate. Filieri le preparava i pasti in piatti sporchi, causando continui conati di vomito. Le era permesso uscire solo per una finta telefonata a Cassano e per incontrare il giudice tutelare. Cassano e Degli Angeli rispondevano anche di circonvenzione di incapace. Inoltre, Cassano e Filieri sono stati accusati di false informazioni al pubblico ministero.
Cassano è stata anche accusata di tentata estorsione, per aver richiesto una somma ingente al padre della ragazza come parcella legale, minacciandolo di pignorargli la casa e di farlo incarcerare per cinque anni. Le indagini hanno concluso che la ragazza era in grado di intendere e di volere, quindi capace di testimoniare.
I risarcimenti saranno definiti in sede civile, con richieste di 50mila euro. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.