Pietro Errede, giudice civile, ha offerto una deposizione dettagliata che ha messo in luce aspetti inediti e mondani del mondo giudiziario salentino. Accusato di presunti favori e consulenze presso il Tribunale di Lecce, insieme ad altre sette persone, Errede ha rivelato informazioni che, pur non essendo penalmente rilevanti, hanno alimentato il gossip e l’interesse pubblico.
Una delle rivelazioni più intriganti riguarda le feste e le relazioni con esponenti politici locali. Durante la sua deposizione, ha menzionato incontri conviviali tra colleghi e politici, spesso avvenuti in località balneari del Salento.
Errede ha espresso la convinzione di essere stato perseguitato ingiustamente, sottolineando come anche altri magistrati avessero strette conoscenze politiche senza subire indagini o accuse.
La sua vita privata è stata esaminata nei minimi dettagli, con particolare attenzione agli aspetti più intimi. Errede ha denunciato come le sue abitudini personali, che non avevano alcuna attinenza con il suo lavoro, fossero state oggetto di morbose indagini, incluso il contenuto offensivo di certi file investigativi.
La deposizione di Pietro Errede ha dunque aperto uno squarcio sul rapporto tra magistratura e politica nel Salento, mescolando questioni di gossip e vita privata con il funzionamento del sistema giudiziario.