Un uomo amico di famiglia, è stato accusato di presunti abusi sessuali su un bambino di 9 anni in un comune del Salento. L’inchiesta, guidata dal pubblico ministero Rosaria Petrolo, è iniziata quando il fratello della vittima ha udito rumori sospetti provenienti da una stanza della casa. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo, registrando l’uomo con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Nessuno in famiglia sospettava dell’uomo, considerato uno zio affettuoso, al quale i genitori affidavano spesso il bambino con fiducia. Tuttavia, le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti: solo pochi mesi fa, nel 2023, l’uomo avrebbe costretto il bambino a guardare un video pornografico e promesso regali costosi in cambio del suo silenzio.
Le accuse sono state confermate dalla presunta vittima durante un incidente probatorio, condotto davanti al giudice per le indagini preliminari Silvia Saracino, con lo scopo di cristallizzare le dichiarazioni del bambino. A seguito di queste rivelazioni, è stata incaricata una psichiatra per valutare l’attendibilità delle dichiarazioni della vittima e la sua capacità di testimoniare in tribunale.
La vicenda è ancora nelle fasi iniziali e richiede ulteriori approfondimenti, anche alla luce delle dichiarazioni dell’accusato, difeso dall’avvocato Simona Guido. L’uomo, sposato e con figli, non ha precedenti penali e sostiene di non aver mai commesso alcun reato. La comunità attende con apprensione ulteriori sviluppi dell’indagine per fare chiarezza su questa delicata situazione.