A seguito dell’ennesima concentrazione dell’alga tossica Ostreopsis ovata nelle acque di Porto Badisco, l’amministrazione comunale di Otranto ha nuovamente vietato la balneazione nella baia del litorale adriatico, precisamente nella zona denominata Scalo di Enea.
Il sindaco Francesco Bruni ha emanato l’ordinanza nella giornata di ieri, dopo aver ricevuto la comunicazione dall’Arpa Puglia Dap di Lecce, datata 3 luglio, che indicava una presenza dell’alga superiore ai 30mila cellule per litro. Questa concentrazione rende le acque non idonee alla balneazione, costringendo le autorità a prendere provvedimenti per tutelare la salute pubblica.
Il divieto di balneazione è stato deciso per garantire la sicurezza dei bagnanti. La misura, inviata anche alla Prefettura di Lecce, alle forze dell’ordine locali, al comando di polizia locale, all’Arpa Puglia Dap Lecce e alla Asl, sottolinea la gravità della situazione.
L’alga Ostreopsis ovata, che prolifera durante la stagione estiva, può causare irritazioni cutanee e respiratorie. La decisione di interdire la balneazione è stata presa dopo aver valutato attentamente il rischio per la salute pubblica. Chi non rispetterà il divieto potrebbe incorrere in multe fino a 500 euro.
Questo fenomeno si ripete ciclicamente, mettendo in evidenza la necessità di un monitoraggio continuo delle acque costiere. La presenza dell’alga è un problema noto nelle acque dell’Adriatico, e le autorità locali sono costantemente impegnate nel controllare e mitigare i rischi associati.
Il sindaco Bruni ha sottolineato l’importanza di rispettare l’ordinanza per evitare conseguenze sulla salute dei cittadini e dei turisti. Gli abitanti e i visitatori sono invitati a prestare la massima attenzione e a seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.