Un uomo di 44 anni residente a Racale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, dopo essere stato protagonista di numerosi episodi di violenza nei confronti della moglie. Secondo le accuse, l’uomo, avrebbe sottoposto la coniuge a continue aggressioni fisiche e psicologiche per un periodo di circa quattro anni, dal 2020 al 2024.
Durante questi anni, avrebbe creato un ambiente estremamente autoritario e violento, costringendo la moglie a subire botte, calci e pugni. Questi atti di violenza erano scatenati da motivi di gelosia.
Le violenze ripetute hanno avuto conseguenze fisiche e psicologiche gravi per la donna, che è stata costretta a ricorrere più volte a ricoveri ospedalieri per sottoporsi a visite specialistiche a seguito delle lesioni subite. Alla fine, per sfuggire al clima di terrore e violenza, la vittima ha deciso di trasferirsi a casa dei propri genitori.
La denuncia presentata dalla moglie, ha dato il via alle indagini che hanno portato al rinvio a giudizio dell’uomo. Le indagini hanno confermato la gravità delle accuse, e il gip Marcello Rizzo ha deciso di rinviare l’uomo a giudizio. Il processo inizierà il prossimo 4 novembre 2024 davanti ai giudici della prima sezione collegiale.