La vicenda legata alle accuse di diffamazione ai danni di Giancarlo Mazzotta si è conclusa con una condanna a quattro mesi e dieci giorni di reclusione, con la pena sospesa e senza menzione nel casellario giudiziale.
Le affermazioni rilasciate dall’ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, nel corso di due interviste, hanno portato alla sua condanna per diffamazione nei confronti di un commerciante 65enne. La vicenda risale al 2014, quando Mazzotta commissionò alcune chiavi d’argento con l’effige del Comune da distribuire a personaggi della politica locale e nazionale.
Il commerciante sosteneva di aver realizzato otto chiavi del valore di 2.800 euro, consegnandole senza ricevere il pagamento. Mazzotta, in un servizio su Telenorba, dichiarò: “Le chiavi sono state commissionate da Giancarlo Mazzotta in qualità di persona fisica e non di primo cittadino. Io le ho pagate personalmente in due tranches da 700 euro cadauna… ma credo forse anche di averle le ricevute, non credo invece che lui abbia nemmeno una ricevuta della consegna delle chiavi”. In un’altra intervista a una web radio, Mazzotta affermò di aver commissionato le chiavi senza che il Comune fosse coinvolto, aggiungendo che il commerciante aveva arbitrariamente emesso una fattura al Comune di Carmiano, speculando sulla situazione.
Queste dichiarazioni portarono il commerciante a sporgere denuncia per diffamazione, assistito dall’avvocato Antonio Malerba. Il commerciante ha ottenuto un risarcimento di 10mila euro.
Il giudice Michele Guarini, della prima sezione penale del tribunale di Lecce, ha emesso la condanna, le cui motivazioni saranno depositate entro novanta giorni. Giancarlo Mazzotta, insieme al suo avvocato Paolo Spalluto, valuterà un ricorso in appello non appena saranno disponibili le motivazioni.