La condanna è stata pronunciata dal Presidente Annalisa De Benedictis in una composizione collegiale. La pena include anche misure accessorie contro l’imputato, che era già stato arrestato nel luglio 2022 e successivamente posto ai domiciliari a Roma.
Le indagini sono iniziate grazie alla madre di una delle vittime, una parente dell’istruttore, che ha scoperto il caso nel 2018. La bambina, allora di 9 anni, ha rivelato le presunte violenze dopo che la madre aveva sospettato qualcosa leggendo una lettera confidenziale scritta dalla figlia. L’uomo avrebbe tentato di comprare il suo silenzio con regali e denaro, minacciandola di conseguenze disastrose se avesse parlato.
Le violenze sarebbero proseguite fino al 2020, con l’istruttore che, dopo aver scoperto di essere indagato, avrebbe tentato di intimidire la famiglia della bambina per evitare ulteriori denunce. Parallelamente, nel maggio 2021, l’istruttore è stato accusato di aver abusato di un’altra ragazzina di 13 anni, una sua allieva, con la scusa di insegnarle tecniche equestri in un luogo isolato.
Le testimonianze delle vittime durante l’incidente probatorio hanno confermato le accuse. La sentenza ha stabilito una provvisionale di 200mila euro a favore delle famiglie delle due ragazzine, rappresentate dagli avvocati Anna Maria Ciardo, Vito Epifani e Pasquale Morleo. La difesa, rappresentata dall’avvocata Francesca Conte, attenderà le motivazioni per poter presentare ricorso in Appello.