Nonostante il notevole balzo rispetto al livello pre Covid (+7,02% nel confronto con il 2019), quest’anno si stima che la provincia di Lecce sarà tra le ultime in Italia per andamento del valore aggiunto rispetto allo scorso anno, segnando un calo dello 0,07%. Insomma, la provincia Salentina quest’anno è rimasta “ferma” in termini di nuova ricchezza prodotta al netto delle tasse. Peggio hanno fatto solo le province di Crotone Isernia, Ragusa e Vibo Valentia.
Ma è tutta la Puglia a non brillare, segnando un +0,36% rispetto al 2023 (tra i dati peggiori in Italia), mentre nel confronto con il 2019 la regione piazza un +6,18% che la rendono la seconda in Italia per crescita. Le uniche regioni che non sono ancora ritornate ai livelli pre-Covid sono l’Abruzzo (indietro dello 0,23% rispetto al 2019 e l’Umbria con il -0,26%).
L’elaborazione è stata fatta dalla Cgia di Mestre utilizzando i dati Prometeia. Con i dati Eurostat (riferiti però in questo caso al 2022) la Cgia di Mestre ha elaborato anche la classifica del Pil pro capite a parità di potere d’acquisto delle 240 regioni presenti nell’Unione Europea. UNa classifica che incorona regione più ricca l’irlandese Southern, con un importo pari a 101.200 euro. In Italia troviamo la Provincia Autonoma di Bolzano al 13esimo posto con 56.900 euro pro capite. Che stacca quella di Trento, al 33esimo posto, con 46.100 euro. La prima regione è la Lombardia, al 34esimo posto in Europa, con 46mila euro pro capite in media parametrato a parità di costi.
L’ultima tra le regioni italiane è la Calabria (20.300 euro) che occupa la posizione numero 215. L’ultima in assoluto è la bulgara 240 Severozapaden, con 14.100 euro. La Puglia si pone al 200esimo posto, con 22.900 euro di Pil pro capite medio parametrato ai costi. Nel 2019 era di 19.600 euro. Poi la frenata di quest’anno, con Lecce in coda.