Una colonna di fumo nero si levava sopra le alberature in contrada “Santu Venardìa”, richiamando l’attenzione dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli, già in stato di allerta per l’emergenza incendi boschivi. All’arrivo sul posto, si sono trovati di fronte a un incendio in una vasta area recintata. All’interno, erano presenti rifiuti speciali di ogni genere, tra cui residui di legna, carcasse di climatizzatori e frigoriferi, contenitori in plastica, scarti di edilizia e rottami di apparecchiature elettriche.
I Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, hanno domato le fiamme che, alimentate dal vento, avevano avvolto gran parte dei rifiuti accatastati. L’area, di 4.800 metri quadri, è stata sottoposta a sequestro preventivo dai militari.
L’indagine ha portato all’individuazione di un 66enne gallipolino, ritenuto responsabile della gestione illecita dei rifiuti. Essendo stati trovati rifiuti pericolosi, l’uomo non potrà beneficiare dell’estinzione amministrativa del reato, prevista dalla legge 68 del 2015, che richiede la rimessa in pristino dello stato dei luoghi.
Le autorità stanno intensificando i controlli per prevenire tali attività illegali, soprattutto nelle aree soggette a emergenze come gli incendi boschivi. La presenza di rifiuti speciali, come apparecchiature elettriche e scarti di edilizia, sottolinea l’importanza di una gestione corretta e autorizzata dei rifiuti, per evitare danni irreparabili all’ambiente.