Un’operazione di polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dai finanzieri della Compagnia di Gallipoli con il supporto di veterinari dell’ASL di Lecce, ha portato alla luce un sistema di frode nel settore della macellazione di cavalli. Una società salentina è stata scoperta ad utilizzare un timbro sanitario contraffatto per certificare falsamente l’idoneità della carne al consumo umano.
L’indagine ha svelato gravi violazioni delle normative sanitarie e di sicurezza alimentare. Durante una perquisizione, quattro individui sono stati colti in flagrante mentre macellavano un cavallo senza la supervisione del veterinario competente dell’ASL, evitando così la necessaria visita ante mortem. Nel corso dell’operazione, è stato rinvenuto un timbro contraffatto che replicava il bollo sanitario, destinato a certificare l’idoneità delle carni macellate clandestinamente.
Oltre alla carne macellata illegalmente, è stato individuato un lavoratore completamente in nero all’interno del macello. I quattro sospettati sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce con l’accusa di commercio di sostanze alimentari nocive, contraffazione di sigilli pubblici e frode nell’esercizio del commercio.
Il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere della Regione Puglia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività per 180 giorni. Ulteriori indagini sono in corso per determinare l’entità del fenomeno fraudolento, sia dal punto di vista fiscale che per garantire la tutela della salute pubblica.