Un uomo di 51 anni, residente a Bagnolo del Salento, è stato posto sotto indagine con l’accusa di aver molestato una ragazza di 15 anni nelle acque di un lido a Otranto. L’ordinanza emessa dalla gip Giulia Proto, su richiesta della pm Maria Grazia Anastasia, gli impone di non uscire dal proprio comune di residenza.
Secondo la giudice, la condotta dell’uomo integra il reato di violenza sessuale, avendo costretto la vittima a subire atti sessuali contro la sua volontà. L’episodio del 12 luglio scorso non sarebbe un caso isolato. Dal certificato penale dell’uomo emerge una condanna del 10 gennaio 2024, per un’altra violenza sessuale su una minorenne nel 2020, avvenuta anch’essa in estate. La recidività del comportamento mostra una personalità priva di inibitori, incapace di rispettare l’inviolabilità delle giovani vittime, fiducia che l’uomo carpiva fingendosi un personal trainer.
Il 12 luglio, l’uomo si è avvicinato alla ragazza in acqua con il pretesto di insegnarle degli esercizi, chiedendole il peso per poi abusare di lei mentre il fidanzato era nelle vicinanze. Tornata in spiaggia, la ragazza è scoppiata in lacrime, raccontando l’accaduto ai genitori. Nel frattempo, il molestatore tentava di allontanarsi ma è stato fermato da un finanziere e un ex poliziotto fino all’arrivo dei carabinieri.
La ricostruzione dei fatti riportata nell’ordinanza è precisa e circostanziata, suffragando i gravi indizi di colpevolezza. L’uomo avrebbe agito in modo subdolo, approfittando del fatto che il corpo della vittima fosse sotto il livello dell’acqua, noncurante della presenza di altre persone.