Ragno violino, come riconoscerlo e cosa fare in caso di puntura

Il suo morso inizialmente è asintomatico, ma può avere conseguenze molto gravi

ragno violino

La morte del 23enne giardiniere salentino Giuseppe Russo, per conseguenze legate alla puntura di un ragno violino, riaprono il dibattito sulla reale pericolosità di questo insetto presente in Italia.

Come spiegano gli esperti dell’ospedale Niguarda di Milano, si tratta del Loxosceles rufescens, chiamato comunemente ragno violino per la macchia che ha sul corpo che ricorda lo strumento musicale. Ha un colore marrone-giallastro con lunghe zampe, delle dimensioni tra i 7 mm (il maschio) e i 9 mm (la femmina).

E’ un ragno eremita, cioè un animale notturno che di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure, trovando riparo dietro a mobili, battiscopa, ma anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria.

È tra i ragni italiani più velenosi presenti in Italia, anche se solitamente il suo morso non è mortale per persone che non presentano particolari allergie o patologie. Ma nel 70% dei casi ha comunque conseguenze pericolose che vanno opportunamente trattate nei centri ospedalieri specializzati.

Se non si avvista il ragno violino al momento del contatto, non è facile riconoscerne la puntura. E’ infatti inizialmente asintomatica, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Nelle ore successive al morso di ragno compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi.

Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi (microrganismi che vivono in assenza di ossigeno), che proliferano e complicano il decorso della lesione. La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti.

Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.

Qualora si venga punti, gli esperti del Niguarda consigliano di lavare abbondantemente l’area interessata con acqua e sapone.

E’ anche importante per i medici catturare il ragno dal quale si è punti o comunque scattare una fotografia. Questo può aiutare ad accertare che si tratta effettivamente della puntura di un ragno violino e orientare le più opportune terapie.

 

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