Nel mese di agosto, i carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro, in collaborazione con l’ispettorato territoriale di Lecce, hanno svolto un’intensa attività di controllo su 25 aziende situate in varie località del Salento. L’obiettivo principale è stato quello di verificare il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro e di tutelare i diritti dei lavoratori impiegati in settori come la ristorazione, l’edilizia e l’agricoltura.
Le ispezioni, condotte nei comuni di Lecce, Porto Cesareo, Nardò, Otranto, Tricase e altre località, hanno portato a risultati significativi. Sedici amministratori o titolari di aziende sono stati denunciati alle autorità giudiziarie per violazioni legate alla sicurezza sul lavoro, con ammende complessive che ammontano a 50mila euro. Inoltre, sono stati emessi sei provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni per un totale di 110mila euro per violazioni in materia di lavoro sommerso. Durante i controlli sono stati individuati sei lavoratori in nero, alcuni dei quali senza regolare permesso di soggiorno.
Le irregolarità riscontrate includevano l’impiego di lavoratori senza la necessaria formazione e idoneità per le mansioni specifiche, mancanze igieniche nei luoghi di lavoro, assenza del Documento di valutazione dei rischi, e mancata sottoposizione dei lavoratori a visite mediche preventive. Ulteriori violazioni includevano la mancata installazione di sistemi di protezione contro le cadute dall’alto e l’uso di sistemi di videosorveglianza non autorizzati.
Questi risultati evidenziano la necessità di un costante monitoraggio e di rigorosi controlli per garantire il rispetto delle normative sul lavoro e la protezione dei lavoratori. Le operazioni di agosto sottolineano l’importanza di un intervento deciso contro il lavoro irregolare e le condizioni di lavoro non sicure, a tutela della salute e dei diritti dei dipendenti.