Una delle truffe più comuni che colpiscono soprattutto le persone anziane ha avuto come vittime una coppia di Nardò, composta da una donna di 85 anni e suo marito di 81. Il modus operandi è noto: il truffatore si spaccia per un carabiniere, avvertendo che un parente stretto ha causato un incidente e richiedendo un pagamento immediato per evitare l’arresto del familiare. È questo lo scenario in cui sono caduti i due coniugi lo scorso 26 febbraio.
Grazie a una meticolosa indagine, gli inquirenti sono riusciti a individuare uno dei responsabili della truffa. Si tratta di Manuel Roberto De Rosa, 38enne originario di Napoli, già noto alle forze dell’ordine per reati legati a stupefacenti, armi e ricettazione. De Rosa era stato arrestato solo cinque mesi prima per una truffa ad Ascoli Piceno. Attualmente, si trova agli arresti domiciliari su disposizione del giudice Angelo Zizzari del tribunale di Lecce.
Il colpevole è stato identificato grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza situate nei pressi dell’abitazione delle vittime. Le immagini hanno catturato sia De Rosa che il veicolo utilizzato, una Lancia Y noleggiata da una società di Casoria. Questa società risulta essere intestataria di numerose auto impiegate in truffe su tutto il territorio italiano.
Secondo quanto emerso dalle indagini, De Rosa si sarebbe presentato alla porta della coppia dopo che questa aveva ricevuto una telefonata da un numero anonimo. Nella chiamata, un falso carabiniere informava la coppia che il loro figlio aveva causato un incidente, investendo una ragazza, e che l’unico modo per evitare l’arresto era pagare un risarcimento di 1.500 euro. La truffa è stata messa in atto con estrema precisione: mentre il marito si dirigeva alle Poste di Nardò, seguendo le istruzioni del falso militare, De Rosa si è presentato alla porta di casa, dove ha convinto la donna, in stato di shock, a consegnargli i gioielli di famiglia.