Omaggio a Carmelo Bene: Stefano Conticelli espone a Lecce

La mostra celebra il legame tra l'artista e l'opera del grande attore, con un focus particolare su Pinocchio

Martedì 1 ottobre alle 19, presso la Biblioteca Bernardini di Lecce, verrà inaugurata la mostra “Omaggio a CB” di Stefano Conticelli, artista umbro noto per il suo lavoro con materiali naturali. L’evento, parte del progetto “C’era una volta un genio”, si concentra sulla figura di Carmelo Bene e la sua reinterpretazione di “Pinocchio”. Le opere di Conticelli saranno accompagnate dalla sonorizzazione del trombettista Paolo Fresu, con il brano “Terra Bianca”.

Stefano Conticelli, noto per la sua capacità di lavorare materiali naturali come cuoio, legno e metallo, presenta un corpo di opere che riflette una profonda riflessione sull’opera di Carmelo Bene, in particolare sulla sua versione di Pinocchio. La sua ricerca artistica, avviata nel 2019, mira a ridefinire il concetto di rappresentazione attraverso una serie di varianti sul tema, incentrate sul celebre burattino.

Un esempio di questo percorso è l’opera “Nudo”, in cui Pinocchio viene raffigurato come un simbolo essenziale di un teatro impossibile da rappresentare, ridotto all’essenza del legno. Questa ricerca porta Conticelli a esplorare un processo creativo che mira a liberare l’immaginazione dalle imposizioni del significato, creando così una serie di frammenti che stimolano il pensiero senza doverlo racchiudere in confini definiti.

Tra le opere esposte, spiccano titoli come “Monologo a due voci”, “A bocc’aperta” e “Tagliare lo filo”, dove Pinocchio appare in uno spazio scenico vuoto, delineato da sottili confini. La disobbedienza al movimento che caratterizza questi lavori si manifesta in una rappresentazione di Pinocchio che sembra esistere al di fuori di qualsiasi narrazione convenzionale, con il teatro ridotto a un palcoscenico vuoto.

Un’altra opera importante della mostra è “Grecia”, che trae ispirazione dalle coste dell’Epiro e del Peloponneso. Qui, la linea del mare e della terra si fondono, creando un’immagine senza confini netti, dove la natura sembra prendere vita nel movimento delle pietre, disegnate dal vento. Questa opera richiama il legame con il mito della Magna Grecia, una tematica centrale anche nel lavoro di Bene, che immaginava il suo teatro come un luogo fluttuante, sospeso tra il tempo e lo spazio, senza radici precise.

La mostra non si limita alla pura esposizione delle opere di Conticelli, ma propone un percorso immersivo negli spazi dell’ex Convitto Palmieri, sede dell’Archivio Carmelo Bene a Lecce. Questo spazio diventa il luogo d’ispirazione naturale per l’artista, che vede nell’Archivio un rifugio immaginativo dove i libri si trasformano in oggetti fantastici, aprendo le porte a un mondo fiabesco.

L’opera “L’elefante”, esposta nel Chiostro Principale, rappresenta un simbolo di questo processo creativo, un richiamo alla potenza dell’arte come mezzo di esplorazione e scoperta.

Stefano Conticelli ha fondato la sua Bottega Conticelli nel 2007 a Castel Giorgio, vicino Orvieto, dove vive e lavora a stretto contatto con la natura. Specializzatosi nell’uso di materiali naturali, ha portato avanti una carriera che ha attirato l’attenzione di importanti appassionati di design contemporaneo. Negli ultimi anni, Conticelli ha esplorato un approccio più sperimentale, creando opere uniche che riflettono il suo spirito creativo e la sua ricerca interiore.

Tra le sue esposizioni più recenti si annoverano “Cheval Résonnant” a Orvieto nel 2018, “Save the Ocean” a Trieste nel 2019, “Atmosfere di Scuderia” a Roma nel 2023 e “Nudo” a Campi Salentina, nel Teatro Excelsior Carmelo Bene, sempre nel 2023.

La mostra “Omaggio a CB” chiude il ciclo di iniziative del progetto “C’era una volta un genio”, vincitore del Fondo Cultura 2021 del Ministero della Cultura, e rappresenta un omaggio finale a uno dei più grandi attori e intellettuali italiani.

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