Condannato a quattro anni per maltrattamenti e stalking a Gallipoli

Un uomo di 48 anni è stato condannato a quattro anni di carcere per maltrattamenti in famiglia e stalking contro la convivente, dopo dodici anni di violenze psicologiche e fisiche

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio dopo anni di soprusi, culminati in un tentativo di violenza con olio bollente. L’uomo, durante la relazione, si era reso responsabile di vari episodi di violenza, tra cui minacce di morte e comportamenti ossessivi. Il processo, concluso con rito abbreviato, ha portato anche al risarcimento danni alla vittima, con un importo immediato di 5mila euro e una somma ulteriore da stabilire.

Durante i dodici anni di convivenza, l’uomo avrebbe controllato la partner in maniera ossessiva, arrivando a pedinarla, minacciarla e aggredirla. In un caso estremo, l’uomo avrebbe lanciato dell’olio bollente contro la donna, accompagnato da minacce verbali. La situazione è peggiorata quando la vittima ha deciso di porre fine alla relazione, scatenando una serie di persecuzioni, appostamenti e minacce ulteriori da parte del 48enne, culminate nell’inquietante frase “dobbiamo morire tutti e due”.

Il processo, discusso col rito abbreviato, ha concesso all’imputato uno sconto di un terzo della pena, ma la giudice del tribunale di Lecce ha deciso di aumentare la condanna inizialmente richiesta dall’accusa, fissando la pena a quattro anni. L’avvocato dell’uomo ha già annunciato che farà ricorso non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza.

 

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