In tutta la Puglia, con quasi 6 miliardi di euro (5.974 milioni) che lo Stato ha speso (in termini di detrazioni maturate dai contribuenti) per gli interventi del Superbonus 110%, si è intervenuto su 27.510 alloggi residenziali, appena il 2,9% dei 947.298 edifici residenziali dell’isola. La terza percentuale più bassa in Italia (dove la media è del 4,1%), in linea con quella del Mezzogiorno e delle Isole. Con un costo medio a carico dello Stato di 217.148 euro, il secondo più basso d’Italia, superiore solo a quello della Toscana.
In tutta Italia gli edifici che hanno beneficiato della misura, con un esborso per lo Stato di quasi 123 miliardi di euro (esattamente 122.996 milioni) sono stati 496.315, appunto il 4,1% del totale di quelli residenziali. Le coperture più alte, si fa per dire, si registrano in Veneto (dove gli interventi hanno riguardato il 5,6% del totale degli edifici residenziali), l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige con il 5,4%.
Il costo medio a carico dello Stato per ciascun intervento – calcola la Cgia di Mestre – è stato di 247.819 euro. Il costo più elevato per ciascun intervento finanziato con il Superbonus si registra in Valle d’Aosta, dove gli onori a carico dello Stato per ogni singolo cantiere è stato in media di 401.040 euro.