Al termine di una conferenza stampa tenutasi presso le sue proprietà a Cellino San Marco, Al Bano ha espresso la sua opinione sull’importanza di creare un ministero dedicato alla pace. Secondo il cantante, investire risorse per la pace dovrebbe essere una priorità dei governi, soprattutto alla luce degli eventi recenti. La sua richiesta arriva in un momento in cui il mondo è scosso da conflitti e guerre, che portano sofferenze e morti inutili.
Durante l’incontro, Al Bano ha criticato il fatto che in tutte le nazioni esistano ministeri per agricoltura, istruzione, ambiente e difesa, ma non uno per la pace. La proposta di Al Bano mira a far sì che i governi si impegnino in azioni concrete per promuovere il dialogo e l’educazione alla pace.
L’occasione dell’incontro è stata anche il rinvio della missione “Tasselli di Pace/3″, inizialmente programmata dal 28 al 30 ottobre in Terra Santa. La missione, che prevedeva la consegna di un medaglione benedetto da Papa Francesco al patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e alle autorità israeliane e palestinesi, è stata posticipata, ma non annullata, come hanno confermato i partecipanti all’incontro.
L’appello di Al Bano per un ministero della pace rappresenta una richiesta audace e visionaria che punta a trasformare l’approccio dei governi verso i conflitti globali. L’idea di creare un organo istituzionale dedicato alla pace potrebbe segnare un cambiamento fondamentale nel modo in cui le nazioni affrontano le tensioni internazionali, promuovendo il dialogo e l’educazione alla non violenza. La missione in Terra Santa, anche se rinviata, rimane un simbolo di speranza e impegno verso un futuro più pacifico.