Si è tenuto nei giorni scorsi a Santa Caterina un corso di formazione per istruttori e guide subacquee per persone con disabilità (specializzati per non vedenti). Si tratta del progetto internazionale “NLSE – No Limits Sea Emotions”, che si tiene con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Nardò, del Garante Regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità e con la collaborazione del Museo Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia. Le immersioni si sono svolte con il diving center Costa del Sud.
L’obiettivo è quello di sviluppare un turismo acquatico inclusivo e solidale, ma soprattutto incentrato sulla scoperta e sull’esplorazione archeologica del patrimonio comune. Il progetto è stato realizzato per consentire a tutti i Paesi partecipanti di importare il metodo ASBI, ma anche di ampliare, attraverso l’interscambio di best practices, le proprie iniziative in ambito culturale. Anche gli istruttori e i dive master coinvolti hanno tutti un background diverso e, sia durante la preparazione dello scambio, che in occasione del corso, hanno condiviso esperienze interessanti e utili per crescere, non solo professionalmente, ma umanamente. Tra gli istruttori infatti ci sono medici, psicologi, una fotografa della National Geographic, un attivista ambientale, il presidente di un’associazione di bambini con neuroblastoma, un esperto della protezione civile, ecc. Inoltre, le associazioni coinvolte hanno dato il proprio contributo alla realizzazione di una serie di attività: due report sull’accessibilità che illustrano i grandi passi avanti di questi Paesi in ambito di gestione dell’inclusione delle disabilità sulle coste; la comunicazione social, che ha permesso di portare il progetto “NLSE – No Limits Sea Emotions” oltre i confini degli Stati (Spagna, Grecia, Malta, Turchia e Italia); la realizzazione di una mappa sui fondali, già pronti per l’esplorazione dei nostri sub non vedenti.