La Puglia continua a fare i conti con una preoccupante mancanza di posti letto per anziani non autosufficienti, mentre la popolazione invecchia e i giovani lasciano la regione in cerca di opportunità altrove. La carenza di posti letto nelle RSA e RSSA è una delle questioni più critiche per il sistema socio-sanitario pugliese, aggravata dalla mancata disponibilità di risorse finanziarie adeguate. Le strutture esistenti non sono sufficienti, e quelle accreditate, spesso, faticano a ottenere i fondi necessari.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato come la mancanza di risorse rispetto ad altre regioni italiane sia un ostacolo per l’ampliamento dell’offerta di assistenza residenziale. Attualmente, in Puglia, i posti letto disponibili non raggiungono un terzo di quelli offerti in Emilia-Romagna, una delle regioni più avanzate in termini di welfare.

La provincia di Lecce sembra avere una situazione leggermente migliore rispetto al resto della regione. Tuttavia, la discrepanza tra posti disponibili e richiesti resta significativa, e l’inflazione sta mettendo ulteriormente sotto pressione le tariffe, rimaste bloccate ai valori del 2019.

La crisi delle RSA in Puglia richiede interventi immediati, sia dal punto di vista finanziario che normativo. Adeguare le tariffe, accelerare i processi di accreditamento e rivedere l’intero sistema di assistenza socio-sanitaria sono i passi necessari per garantire un futuro dignitoso agli anziani non autosufficienti e stabilizzare un settore in grave difficoltà. Il congresso di novembre potrebbe essere un momento cruciale per proporre soluzioni concrete e innovative, ma il successo dipenderà dall’impegno delle istituzioni e dalla capacità di implementare cambiamenti rapidi e strutturali.