Il processo a carico di Massimo Manera, sindaco di Sternatia, si è concluso con una decisione di estinzione del reato, originariamente inquadrato come stalking e successivamente riqualificato in molestie. Il giudice del Tribunale di Lecce, Fabrizio Malagnino, ha accolto la richiesta di estinzione basata sull’oblazione, un istituto giuridico che permette, in specifici casi, di chiudere un procedimento penale attraverso un pagamento. Manera era finito sotto accusa per comportamenti ritenuti persecutori nei confronti della ex compagna, ma la modifica del capo d’imputazione e l’intervento dell’oblazione hanno chiuso definitivamente il caso.
La vicenda ha preso forma dopo la fine della relazione di cinque anni tra Manera e la sua compagna, che lui stesso annunciava pubblicamente sui social. In seguito, il sindaco avrebbe cercato contatti con la ex, usando modi giudicati insistenti e invasivi. Il comportamento di Manera è stato ritenuto da alcuni molesto, in particolare per due episodi.
La difesa di Manera, rappresentata dall’avvocato Stefano De Francesco e supportata da una perizia di Leonardo Quarta, ha argomentato l’assenza di dolo persecutorio e il contesto consensuale della relazione, almeno fino al settembre 2022. Tali elementi sono stati considerati determinanti per il giudice Sergio Tosi, che aveva già suggerito alla pm di rivedere le accuse e depennare alcuni episodi precedenti.
Manera, a seguito del provvedimento di ammonimento emesso dal Questore di Lecce nell’ottobre 2022, aveva già preso provvedimenti personali, tra cui la decisione di dimettersi dalla carica di presidente della fondazione culturale “La Notte della Taranta”.