Aggressione omofoba a una donna, un 63enne accusato di lesioni personali

Un uomo di 63 anni è indagato per lesioni personali dopo aver aggredito una trentenne con insulti omofobi. La difesa della donna intende richiedere l’aggravante di discriminazione razziale

A Sannicola, in provincia di Lecce, una trentenne è stata vittima di una brutale aggressione da parte di un vicino di casa. La donna, che vive con la sua compagna e con cui ha costruito una famiglia stabile dopo un lungo percorso, è stata attaccata a seguito di una lite nata per futili motivi. La tensione è esplosa quando il vicino ha iniziato a lamentarsi del presunto odore di gasolio provocato dal passaggio dell’auto della coppia. Dai commenti ostili, l’uomo è rapidamente passato agli insulti omofobi, per poi sfogare la sua rabbia con calci e pugni sulla donna, senza che nessuno dei presenti intervenisse.

La vittima è stata trasportata in ospedale, dove le sono stati diagnosticati traumi fisici e uno stato di agitazione. I carabinieri, intervenuti poco dopo, hanno identificato e denunciato l’uomo, che attualmente è accusato di lesioni personali. Tuttavia, la difesa della donna mira a chiedere che venga aggiunta l’aggravante di discriminazione razziale, vista la natura omofoba delle frasi e delle azioni del presunto aggressore.

Il processo, atteso per febbraio 2025, sarà decisivo per valutare l’entità delle accuse e se verranno riconosciute le aggravanti richieste.

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