Nuovo episodio di violenza nel carcere di Lecce, dove un detenuto con disturbi psichiatrici ha attaccato un poliziotto penitenziario. L’aggressione si è consumata intorno alle 17:30, durante una normale attività di routine. Senza alcun preavviso o apparente motivo, il detenuto ha colpito il poliziotto con un calcio sul ginocchio sinistro, facendolo cadere. Durante la caduta, ha battuto la testa contro il muro e ha ricevuto un’ulteriore serie di colpi.
Un altro detenuto è intervenuto per fermare l’aggressore, permettendo così all’agente di dare l’allarme. Con l’arrivo dei rinforzi, è stata riportata la situazione alla normalità. Il poliziotto è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lecce, dove è stato curato e dimesso con una prognosi di 10-15 giorni.
Ruggiero Damato, segretario regionale dell’OSAPP per la Puglia, ha espresso preoccupazione per l’ennesima aggressione ai danni di un agente penitenziario e ha lanciato un appello alle autorità competenti, sollecitando misure più incisive per affrontare il problema dei detenuti con disturbi psichiatrici. Secondo Damato, il detenuto responsabile dell’aggressione non avrebbe dovuto trovarsi in carcere, ma in una struttura sanitaria appropriata come le REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). Tuttavia, queste strutture sono attualmente insufficienti per gestire il numero di casi con problematiche psichiatriche.
Il sindacato ribadisce la necessità di interventi tempestivi da parte dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), delle istituzioni e della politica per proteggere gli agenti dalle aggressioni sempre più frequenti in contesti carcerari dove la gestione di soggetti con disturbi psichiatrici si sta rivelando complessa e inadeguata.