Un ragazzo di 17 anni, di origini egiziane, è stato arrestato con l’accusa di far parte di una baby gang composta da cinque giovani che lo scorso 31 agosto avrebbe aggredito e derubato un uomo nel centro storico di Lecce. Il gruppo è accusato di aver sottratto una collana d’oro a un 28enne, utilizzando la forza per impedire qualsiasi reazione da parte della vittima.
La dinamica della rapina
Il fatto è avvenuto nei pressi di piazza Sant’Oronzo, luogo simbolo della città salentina. Quella sera, il 28enne stava passeggiando con una conoscente quando è stato avvicinato dai cinque ragazzi. Uno di loro, con una scusa, ha distratto la vittima chiedendo informazioni stradali, mentre un complice gli strappava la collana. Gli altri membri del gruppo hanno agito per ostacolare eventuali tentativi di reazione, colpendo con violenza il malcapitato a un braccio per facilitare la fuga.
Le indagini e l’arresto
La rapina è stata prontamente denunciata ai carabinieri della stazione di Santa Rosa. Grazie alle telecamere di videosorveglianza, i militari sono riusciti a raccogliere prove decisive, identificando uno dei responsabili. Il 17enne egiziano è stato riconosciuto come colui che aveva distratto la vittima.
L’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Lecce, Simona Filoni, ha portato alla richiesta di una misura cautelare. Il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la pericolosità del giovane, disponendone il trasferimento in un istituto penale minorile.
Precedenti e contesto
Il 17enne non è nuovo a episodi di criminalità. In passato era già stato arrestato per altre rapine nel nord Italia, in particolare per un’aggressione avvenuta a Pavia. Questo sottolinea un quadro preoccupante di recidiva e pericolosità sociale.
Il caso di Lecce rappresenta solo l’ultimo episodio di una spirale di violenza legata a baby gang che operano nei centri urbani, sfruttando l’età per eludere pene più severe.