L’edizione 2024 della ricerca sulla qualità della vita, condotta da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma il divario tra le province italiane. Il Centro-Nord si distingue per migliori condizioni economiche e sociali, mentre il Sud e le Isole restano indietro. Milano si conferma la città con la qualità della vita più alta, seguita da Bolzano e Monza e della Brianza, mentre Caltanissetta chiude la classifica.
Lo studio, giunto alla 26ª edizione, analizza nove dimensioni chiave: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Milano domina per reddito e ricchezza, mentre Bolzano si distingue per turismo e ambiente. Caltanissetta, pur occupando l’ultimo posto generale, si difende nella dimensione “Sistema salute” e si posiziona a metà classifica per “Reati e sicurezza”.
I risultati evidenziano una frattura sempre più netta tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Le città del Nord godono di maggiore sviluppo economico, infrastrutture moderne e servizi efficienti, mentre il Sud mostra segnali di disagio sociale e carenze strutturali. Lecce, pur inserita nella “zona rossa”, si distingue con una qualità di vita discreta, mentre Brindisi e Taranto vengono bocciate per insufficienza.
Tra le province in crescita spiccano Ferrara, che guadagna 21 posizioni, e Bologna, che consolida la sua posizione tra le prime cinque città. Savona, invece, perde 20 posizioni, dimostrando come anche nel Nord possano verificarsi scossoni significativi.
Le dimensioni principali
Affari e lavoro
Bolzano e Bologna guidano la classifica grazie a un mercato del lavoro dinamico e un’alta incidenza di startup. Napoli chiude la lista, evidenziando difficoltà croniche nel settore economico.
Ambiente
Monza e della Brianza si distingue per la qualità ambientale, mentre Catania si colloca all’ultimo posto, segnalando problematiche legate all’impatto ambientale.
Reati e sicurezza
Enna è la provincia più sicura, seguita da Frosinone e Benevento, mentre Rimini registra i risultati peggiori.
Sicurezza sociale
Rovigo si posiziona al vertice, beneficiando di una bassa inattività tra i giovani adulti. Taranto, in fondo alla classifica, evidenzia problemi di esclusione sociale.
Istruzione e formazione
Bologna primeggia, grazie a un’elevata partecipazione alla formazione permanente e al possesso di titoli di studio. Crotone chiude la lista, riflettendo un deficit di capitale umano.
Popolazione
Bolzano, con un indice demografico positivo e una speranza di vita elevata, si conferma al primo posto. Sud Sardegna è ultima, risentendo di un’alta dipendenza strutturale.
Sistema salute
Isernia e Terni eccellono, mentre Vibo Valentia chiude la classifica. I servizi sanitari di qualità restano concentrati nei poli urbani e nei centri di ricerca.
Turismo
Bolzano guida per attrattività turistica e culturale. Enna, ultima, evidenzia un potenziale non sfruttato in questo settore.
Reddito e ricchezza
Milano domina per il reddito pro capite, con un’economia vivace e diversificata, mentre Crotone resta ultima da cinque edizioni consecutive.
Secondo Marino Longoni, condirettore di ItaliaOggi, il report dimostra come il divario tra Nord e Sud sia radicato, ma offre anche spunti di miglioramento per le città in difficoltà. Attilio Lombardi, fondatore di Ital Communications, sottolinea l’importanza di una comunicazione trasparente per stimolare il dialogo e orientare le politiche di sviluppo urbano.
La classifica 2024 si presenta come una fotografia dettagliata dell’Italia contemporanea, in cui eccellenze e criticità convivono, indicando un percorso ancora lungo per ridurre le disuguaglianze territoriali.