La morte improvvisa di Pierpaolo Morciano, avvenuta nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno ad Alessano, piccolo centro del basso Salento, ha gettato la sua famiglia e la comunità in un profondo stato di lutto e riflessione.
Domenica doveva essere un giorno di gioia. Pierpaolo, felice e circondato dalla famiglia, aveva trascorso ore spensierate tra una grigliata e momenti condivisi sui social. Quella sera, però, il giovane si è allontanato con la promessa di rientrare presto. Poche ore dopo, il suo corpo senza vita è stato trovato in una strada buia del centro storico, a pochi passi da casa.
Secondo le prime ricostruzioni, la causa del decesso potrebbe essere legata all’inalazione di perossido di azoto, noto anche come “droga della risata”. Tuttavia, l’ipotesi è ancora al vaglio degli inquirenti, coordinati dal pm Luigi Mastroniani, in attesa dei risultati dell’autopsia condotta dal medico legale Ermenegildo Colosimo.
Pierpaolo, descritto come un ragazzo buono e sorridente, amava aiutare in casa e aveva sempre una parola di conforto per chi ne aveva bisogno. La madre, Cristina, e il compagno Carluccio si oppongono con forza alle insinuazioni che stanno circolando in paese, non riconoscono l’immagine di un giovane dedito a droghe o comportamenti estremi.
Carluccio ha ricordato che Pierpaolo conviveva con alcuni problemi di salute: difficoltà respiratorie che avrebbero richiesto una biopsia alle adenoidi. Utilizzava spray farmaceutici per alleviare i sintomi e, secondo la famiglia, questo potrebbe aver contribuito a fraintendere la realtà dei fatti.
Poco prima di morire, Pierpaolo aveva comprato una bomboletta spray, dei palloncini e dei dolci da un negozio locale, per una spesa totale di 13 euro. Questo dettaglio ha attirato l’attenzione degli investigatori, che stanno indagando sulla presenza di bombolette potenzialmente pericolose nel negozio. Le indagini in corso mirano a chiarire se il prodotto acquistato possa aver causato la tragedia.
Pierpaolo aveva affrontato molte sfide nella sua breve vita. Rimasto orfano in giovane età, aveva sempre cercato di mantenere uno spirito positivo, coltivando sogni come quello di un viaggio in Europa. La sua famiglia ricorda le difficoltà lavorative che lo avevano scoraggiato, tra paghe mai corrisposte e occupazioni precarie. Nonostante tutto, Pierpaolo era un ragazzo come tanti, con i suoi desideri e le sue passioni, mai coinvolto in risse o problemi con la giustizia.
Chi conosceva davvero Pierpaolo preferisce ricordarlo per la sua bontà e il sorriso sincero.
Morto durante una festa: mistero sul decesso di un 26enne ad Alessano