Si sono riaccesi i riflettori intorno all’Anfiteatro di Lecce, dopo gli incontri istituzionali degli ultimi giorni per recuperarne una nuova parte e valorizzare questa grandiosa opera dell’età imperiale, che poteva ospitare fino a 12mila spettatori.
Che i tecnici del Cnr Nanotec di Lecce hanno ricostruito con le nuove tecnologie, utilizzando anche le informazioni di inizio ’900 di Cosimo De Giorgi.
In piazza Sant’Oronzo è attualmente visibile solo un terzo della struttura originaria. Ora se ne vuole riscoprire un’altra parte.
Dopo l’incontro a Roma con il ministro per la cultura Alessandro Giuli, il sindaco Adriana Poli Bortone aveva annunciato con soddisfazione che sono già previste nel bilancio di quest’anno le risorse per poter intervenire sulle ultime scoperte e sulla presenza messapica e romana nel Salento (Lecce, Rudiae, Castro). Il ministro effettuerà un sopralluogo entro la fine dell’anno, sollecitando da subito l’istituzione di un tavolo con la Soprintendenza, anche con la partecipazione di esperti ed autorità nel campo della ricerca.
Incontro al quale è seguito tra il sindaco Poli Bortone, la soprintendente Francesca Riccio e Francesco Longobardi, delegato della Direzione Regionale Musei Puglia a cui l’Anfiteatro. afferisce. Incontro nel quale si è discusso operativamente di come mettere ancor più in risalto la struttura attuale dell’Anfiteatro e le testimonianze emerse durante i lavori per il rifacimento del basolato di via Alvino.
Diversi sono stati gli elementi di valutazione attenta rispetto alle strutture architettoniche esistenti e, di conseguenza, all’area da delimitare per ulteriori indagini e per la messa in luce degli scavi recenti. Allo scopo, tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di dare vita ad un Comitato scientifico multidisciplinare che agisca da supporto per le scelte future relative alle indagini archeologiche e alle modalità di ricerca.
L’incontro ha evidenziato l’opportunità di ampliare la fruizione degli ambulacri e tutti si sono mostrati concordi. Sarà quindi intento condiviso quello di dedicare particolare attenzione a questo aspetto, assieme alla possibilità di valorizzare la struttura completa dell’antica arena gladiatoria attraverso il ricorso a tecnologie e supporti digitali come nel caso della realtà virtuale.
Poi, appunto, la ricostruzione dell’Anfiteatro fatta dai tecnici del Cnr Nanotec di Lecce, che sta facendo sognare il Salento.