Un’altra scoperta macabra ha scosso la città di Lecce: questa mattina, durante un’operazione di estumulazione, sono stati rinvenuti resti umani a pochi centimetri di profondità nello stesso lotto del cimitero già al centro di precedenti ritrovamenti simili. Si tratta del terzo episodio registrato in pochi giorni, una sequenza che alimenta sospetti e preoccupazioni tra le autorità e i cittadini.
I resti, come nei casi precedenti, sono stati trovati senza alcuna protezione e senza segni di una sepoltura regolare. Gli agenti della Questura e gli esperti della Scientifica sono immediatamente intervenuti sul posto, sequestrando i reperti per avviare analisi approfondite. La Procura salentina, già impegnata nelle indagini relative ai primi due episodi, ha esteso l’inchiesta, che si concentra sull’ipotesi di occultamento di cadavere.
Gli investigatori sospettano che queste scoperte possano essere collegate a pratiche di sepoltura irregolare o illegale avvenute in passato. Una pista che, se confermata, potrebbe aprire nuovi scenari su eventuali violazioni all’interno della gestione del cimitero.
Il primo episodio risale a sabato 16 novembre, quando resti umani furono rinvenuti sopra due bare da riesumare, a soli 30 centimetri di profondità. Un secondo ritrovamento, avvenuto pochi giorni dopo, ha evidenziato uno scheletro nello stesso settore del cimitero. Oggi, il terzo caso sembra confermare che l’area in questione nasconda segreti più complessi di quanto inizialmente ipotizzato.
Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica di questi eventi, interrogandosi sul perché i resti siano stati lasciati in condizioni così anomale. Il coinvolgimento della Scientifica sarà cruciale per determinare l’epoca di queste sepolture e per stabilire se vi sia una connessione tra i vari ritrovamenti.
La comunità locale segue con apprensione gli sviluppi della vicenda, mentre gli investigatori non escludono di poter scoprire ulteriori dettagli inquietanti nei prossimi giorni.
