Due giovani, entrambi morti intossicati dal monossido di carbonio, la cui morte è stata scoperta a poche ore di distanza, in due diversi edifici.
Il primo incidente si è verificato a Lecce, in un’abitazione nel quartiere Leuca. La vittima è Marco Brunetta, di 29 anni. Il padre, non avendo sue notizie, si è recato nell’appartamento in via Palma in cui viveva il figlio, facendo la tragica scoperta.
Nella stanza è stato trovato un braciere, utilizzato evidentemente dal giovane per scaldarsi. Le esalazioni si sono però rivelate fatali. Sarà l’autopsia, disposta dal pm che ha assunto le indagini, a stabilire con esattezza le cause della morte.
Emanuela Chirilli, 28enne originaria di Maglie, domiciliata a Lecce, è morta invece in un bead and breakfast a Napoli, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Nel locale, probabilmente a causa di un corto circuito nell’impianto di riscaldamento elettrico, è divampato un incendio. La giovane non è riuscita a uscire, intossicata dal fumo e dalle esalazioni di monossido di carbonio. Quando sono arrivati i vigili del fuoco e il personale sanitario la giovane salentina era già deceduta.
Sul posto sono stati effettuati i rilievi da parte dei vigili del fuoco e della polizia scientifica.