Due avvocati civilisti indagati per truffa e falso: i dettagli della vicenda

Accuse di truffa e falso coinvolgono due legali salentini in una pratica di divorzio: emergono documenti artefatti e anomalie procedurali.

Due avvocati civilisti salentini, sono sono stati accusati di truffa, falso e infedele patrocinio. La vicenda, legata a una pratica di divorzio, ha portato alla conclusione delle indagini preliminari, firmata dal pm Giorgio Guadagno.

Secondo le indagini, nel luglio 2020 avrebbero creato un falso provvedimento di rigetto per un ricorso al Tribunale di Taranto, apparentemente emesso dalla giudice Enrica Di Tursi. Il documento, invece, sarebbe stato artatamente formato e privo degli elementi distintivi di un atto autentico.

Relativamente a un successivo atto d’appello, i due avvocati avrebbero indotto il cliente a firmare una rinuncia a un giudizio mai realmente instaurato, sempre presso il Tribunale di Taranto. Nonostante le mancate azioni legali, i professionisti avrebbero intascato circa 1.500 euro di onorario.

La denuncia del cliente, presentata tramite l’avvocato Riccardo Rodelli, ha fatto emergere numerose anomalie. Il presunto provvedimento di rigetto mancava di elementi formali come l’intestazione “Repubblica Italiana”, l’indicazione degli avvocati delle parti e la statuizione delle spese. Inoltre, il nome della giudice veniva riportato in modo errato, variando da “Enrica Di Turzi” a “Enrica Di Tursi”.

Un’analisi tecnica del documento ha confermato che il file era stato creato il 6 ottobre 2020, nonostante riportasse come data di deposito il 24 luglio dello stesso anno. Anche l’atto d’appello risultava inesistente, come verificato attraverso l’applicazione “Giustizia Civile”.

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