M.R., 37 anni, residente a Lequile, è stato identificato come il conducente della Fiat Bravo che quella sera travolse una Vespa, ferendo gravemente un 17enne. Le indagini, coordinate dalla pm Erika Masetti e condotte dai carabinieri, hanno portato a un avviso di conclusione per il reato di lesioni personali aggravate.
L’episodio si è verificato lungo via San Cosimo, in prossimità dell’intersezione con via Sigismondo Castromediano. Secondo la ricostruzione degli investigatori, M.R. effettuò una svolta improvvisa a sinistra senza concedere la precedenza, urtando la Vespa guidata dal giovane T.F. La collisione, che coinvolse la fiancata posteriore destra della Bravo, causò la caduta del 17enne sull’asfalto. Il conducente del veicolo non si fermò a prestare soccorso, allontanandosi rapidamente dal luogo dell’incidente.
I due occupanti della Vespa vennero trasportati d’urgenza in ospedale. T.F. subì la frattura del femore e della mano sinistra, ricevendo una prognosi di 40 giorni. Il passeggero riportò ferite più lievi.
Un mese dopo il sinistro, i carabinieri hanno ascoltato il proprietario dell’auto coinvolta, un parente stretto di M.R., e sono risaliti all’identità del presunto colpevole. L’avvocata Anna Inguscio difende il 37enne, mentre i genitori della vittima sono assistiti dall’avvocato Marco Mellone.
La mancata assistenza ai feriti e la condotta alla guida hanno aggravato la posizione del 37enne, ora accusato di lesioni personali aggravate. L’assenza di rispetto delle regole stradali e l’omissione di soccorso costituiscono elementi centrali per la ricostruzione delle responsabilità penali.