Violenza domestica e stalking: 47enne rischia il processo

La vicenda del 47enne del Casaranese mette in luce un drammatico esempio di violenza domestica e stalking che sfocia nel rischio di un processo penale

Un caso di violenza familiare e stalking ha portato un uomo di 47 anni, residente nel Casaranese, agli arresti domiciliari. Le vittime, la moglie 36enne e il padre di lei, hanno denunciato una serie di episodi che delineano un quadro di abusi fisici e psicologici, culminati con intrusioni nelle proprietà della famiglia.

L’udienza preliminare è fissata per il 5 febbraio 2025, quando sarà discusso il rinvio a giudizio richiesto dal pubblico ministero Erika Masetti. I capi d’accusa comprendono maltrattamenti in famiglia, tentata violenza sessuale, lesioni personali aggravate, atti persecutori, furto aggravato, ingresso abusivo in fondo altrui e danneggiamento. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Maria De Giorgi.

Atto primo: le violenze domestiche

Tra aprile 2023 e maggio 2024, la donna avrebbe subito ripetute aggressioni fisiche e psicologiche, spesso aggravate dall’abuso di alcol da parte del marito. Un episodio emblematico si è verificato quando l’uomo le ha schiacciato il polso tra la porta e la lavatrice, ferendola gravemente. In altre circostanze, le avrebbe tirato un ceffone durante una lite e l’avrebbe colpita al dito con un cacciavite, causando un taglio.

Uno degli episodi più gravi riguarda un presunto tentativo di violenza sessuale. L’uomo, dopo aver immobilizzato la donna, avrebbe tentato di costringerla a un rapporto, respinto solo grazie alla determinazione della vittima. Non meno inquietante il caso in cui avrebbe minacciato di utilizzare un fucile contro di lei se avesse denunciato i maltrattamenti.

La situazione è precipitata il 4 maggio 2024, quando un pugno tra collo e spalla ha costretto la donna a recarsi in ospedale per lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Da quel momento, la vittima ha deciso di lasciare definitivamente il marito.

Atto secondo: lo stalking

Dopo la separazione, il 47enne avrebbe intensificato la sua ossessione, perseguitando la moglie con telefonate incessanti e appostamenti. Una volta, si sarebbe nascosto tra la vegetazione di un terreno frequentato dalla donna, spuntando all’improvviso per implorarla di tornare insieme.

Gli episodi di stalking hanno incluso intrusioni nelle proprietà della vittima e atti di vandalismo. In un caso, l’uomo avrebbe rubato una telecamera di sorveglianza dopo essersi accorto di essere ripreso; in un altro, si sarebbe introdotto con un passamontagna, danneggiando una recinzione. Grazie a una fototrappola, è stato possibile identificarlo e denunciarlo.

Il costante stato di paura e agitazione causato dal comportamento dell’uomo ha portato all’indagine e al suo arresto, con obbligo di braccialetto elettronico.

Prossimi sviluppi legali

Con l’udienza preliminare in programma, l’uomo rischia il processo per una serie di reati gravi che hanno segnato profondamente la vita delle vittime. Lo riporta LeccePrima.

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