Il pomeriggio di Natale si è trasformato in un incubo per una giovane di 23 anni e la sua famiglia a causa di una grave aggressione da parte dell’ex compagno. L’uomo, Gianmarco Rizzo, 29 anni, si è presentato a casa della ex con il volto coperto da un passamontagna e una mazza in mano, minacciando la ragazza e i suoi familiari presenti. L’episodio si è concluso con l’arresto dell’aggressore dopo un inseguimento spericolato.

Minacce e fuga
La situazione è degenerata rapidamente quando i parenti della vittima hanno visto l’uomo, già in passato accusato di comportamenti intimidatori, arrivare armato e con atteggiamenti violenti. Temendo per la propria sicurezza, hanno immediatamente contattato i carabinieri. All’arrivo delle forze dell’ordine, Rizzo ha tentato la fuga, dando vita a un inseguimento che si è concluso solo alle porte di Lecce.

L’intervento delle autorità
Dopo essere stato bloccato con notevole difficoltà, il 29enne è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero della Procura di Lecce. I militari dell’Arma hanno agito rapidamente per garantire la sicurezza della vittima e dei suoi familiari.

Le conseguenze per la vittima
La ragazza è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino in evidente stato di ansia e agitazione. I medici hanno stimato un periodo di circa dieci giorni per il completo recupero. Questo evento ha evidenziato la necessità di protezione per le vittime di atti persecutori e la prontezza delle autorità nel contrastare tali episodi.

Conclusioni
L’arresto di Gianmarco Rizzo sottolinea la gravità degli atti persecutori e le pesanti conseguenze che tali comportamenti possono avere sulle vittime. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze peggiori, ma il caso resta un monito per affrontare con decisione fenomeni di violenza e intimidazione.