Un’escalation di episodi di violenza ha portato all’arresto di Vladislav Railean, un 33enne di origini moldave, dopo un mese di comportamenti pericolosi e scontri con le forze dell’ordine. Tra gli episodi, un tentativo di estorsione, minacce alla madre e due aggressioni a un avvocato, l’ultima delle quali è avvenuta direttamente all’interno del commissariato di Nardò.
Una serie di episodi inquietanti
Il giovane era già noto alle autorità per precedenti comportamenti violenti. A dicembre, Railean si era arrampicato sulla facciata della chiesa di San Domenico, a Nardò, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Dopo l’intervento di vigili del fuoco e polizia, era stato accompagnato all’ospedale di Galatina per un trattamento sanitario obbligatorio, dove il suo profilo era stato valutato: violento, ma senza squilibri mentali diagnosticabili.
Nonostante ciò, Railean è tornato a compiere atti di violenza. Nel fine settimana precedente, aveva infastidito i passanti nelle piazze centrali di Nardò, finendo nuovamente fermato dalle forze dell’ordine.
L’aggressione in commissariato
L’episodio più grave si è verificato ieri, quando l’uomo è entrato nel commissariato di via Duca degli Abruzzi. Venuto a conoscenza che la madre e il suo avvocato si trovavano lì per presentare una denuncia contro di lui, Railean ha estratto una mazza da baseball in ferro dalla borsa, aggredendo con estrema violenza il legale. L’avvocato, nel tentativo di proteggersi, ha riportato gravi ferite a gambe e braccia, giudicate guaribili in 30 giorni.
L’intervento degli agenti presenti ha evitato conseguenze peggiori. Railean è stato fermato dopo una colluttazione, durante la quale anche un poliziotto è rimasto ferito, riportando lesioni guaribili in 30 giorni.
I reati contestati
Dopo l’arresto, Railean è stato trasferito al carcere di Borgo San Nicola. Le accuse includono lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, violenza familiare e minacce. Inoltre, questa è la seconda aggressione all’avvocato: l’11 dicembre, il 33enne lo aveva colpito con calci e pugni, tentando di rubargli le chiavi dell’auto.
Nonostante la denuncia, in quell’occasione l’arresto non era stato convalidato. Tuttavia, i recenti episodi hanno portato a misure più severe per contenere la pericolosità del soggetto.