Rapina a Lecce: aggredisce conoscente con mazza da baseball, arrestato

Un 42enne di Lecce è stato vittima di una violenta rapina da parte di un conoscente agli arresti domiciliari, finito in carcere dopo l'intervento della polizia

Una rapina violenta si è consumata all’alba di ieri a Lecce, in viale Vittorio Alfieri, dove un uomo di 42 anni è stato aggredito con una mazza da baseball e derubato da un conoscente, il 44enne Andrea Vetrugno. La vittima si era recata presso l’abitazione di quest’ultimo, sottoposto agli arresti domiciliari, ma l’incontro è degenerato in una lite culminata nell’aggressione. Secondo quanto riferito alla polizia, il 42enne sarebbe stato colpito violentemente e, sotto la minaccia di due coltelli, costretto a consegnare il cellulare, una sigaretta elettronica e il portafoglio. Approfittando di un momento di distrazione, è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto.

Gli agenti di polizia, intervenuti dopo una segnalazione, hanno trovato la vittima ferita alla testa, già assistita dal personale del 118. Dopo aver ascoltato il suo racconto, hanno proceduto con una perquisizione nell’abitazione di Vetrugno, dove hanno rinvenuto gli oggetti rubati e la mazza da baseball utilizzata nell’aggressione.

Vista la gravità dei fatti, il 44enne è stato arrestato con l’accusa di rapina e, su disposizione della magistratura, condotto in carcere. Oltre all’accusa principale, nei suoi confronti sono state formalizzate denunce per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, poiché avrebbe opposto resistenza e offeso gli agenti durante l’arresto. Inoltre, durante la perquisizione, è stata trovata una piccola quantità di cocaina, che è valsa all’uomo una segnalazione amministrativa alla prefettura.

Un’ulteriore violazione è stata contestata a Vetrugno per la presenza di una donna in casa, non autorizzata dalle restrizioni imposte dagli arresti domiciliari, portando così a un ulteriore deferimento.

Attualmente, il 44enne si trova in carcere, in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari, assistito dal suo legale, l’avvocato Vincenzo Perrone.

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