Ha un volto e un nome il presunto responsabile dell’omicidio di Sebastiano Danieli, ucciso nel pomeriggio di martedì 11 febbraio nella sua campagna, situata alla periferia del paese. Nella notte, i carabinieri hanno sottoposto a fermo Cosimo Loiola, proprietario di un terreno confinante con quello della vittima. L’uomo si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio.
Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia sarebbe nata da una lite per questioni di confine tra i due appezzamenti. Il diverbio sarebbe rapidamente degenerato fino al violento epilogo. Danieli è stato colpito alla testa con una pietra e si è accasciato al suolo privo di vita.
Il corpo senza vita del 65enne è stato notato da un passante nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie, non lontano dal luogo dell’aggressione. La vittima giaceva a terra con una profonda ferita alla testa. L’intervento dei soccorsi si è rivelato inutile: per l’uomo non c’era più nulla da fare. La salma è stata trasportata presso la camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia per chiarire ulteriormente la dinamica dell’omicidio.
Gli investigatori, coordinati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce e della Compagnia di Gallipoli, si sono immediatamente concentrati su Loiola. I rapporti tra i due confinanti erano da tempo tesi e caratterizzati da frequenti discussioni. L’uomo è stato rintracciato e condotto in caserma, dove nella notte è scattato il provvedimento di fermo.
L’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza si sono stretti attorno ai familiari, che ora piangono la perdita di un uomo che aveva dedicato la sua vita al lavoro e agli affetti.