Andrea Calò, 33enne di Trepuzzi, è stato condannato a sei anni di reclusione per aver accoltellato un compaesano bracciante agricolo nella notte del 20 giugno 2024. L’aggressione si verificò nei pressi di un bar in via Edificio Scolastico, al culmine di una lite degenerata in violenza.
Oltre alla condanna principale, l’imputato, dovrà risarcire la vittima, con un importo che sarà stabilito in una fase successiva. Il movente dell’aggressione è stato attribuito a futili motivi: Calò avrebbe estratto un coltello, ferendo il bracciante all’addome, al collo e alle spalle. Il ferito è stato immediatamente soccorso dal 118 e trasportato all’ospedale “Vito Fazzi”, dove i medici hanno riscontrato lesioni ed emorragie, fortunatamente non fatali.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Trepuzzi e della compagnia di Campi Salentina, hanno portato all’identificazione dell’aggressore grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Successivamente, una perquisizione nell’abitazione del 33enne ha permesso di ritrovare abiti ancora sporchi di sangue, coltelli a serramanico e 86 grammi di marijuana. Alla luce di questi elementi, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, detenzione di arma da taglio e possesso di sostanze stupefacenti.
Durante l’interrogatorio, il giovane ha tentato di fornire una versione alternativa dell’accaduto, parlando di una colluttazione. Tuttavia, il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto inverosimile questa ricostruzione, convalidando l’arresto. Per una possibile revisione della sentenza, sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni entro i prossimi tre mesi.